Taranto 1960
Dalla Prefazione di Giovanni Acquaviva
Il giorno in cui pubblicammo sul Corriere del Giorno il primo capitolo dell’inchiesta che Michele Campione aveva scritto per noi, showed up in our office a reader; it was highly qualified person but, as soon as he presented, began to deteriorate and to raise their voices. Diceva che stavamo commettendo un imperdonabile errore, che in un’epoca in cui ci si batteva per le regioni, da una parte e per le comunità continentali dall’altra, era una assurdità mettere addirittura in forse l’esistenza di una Puglia unita ed organica……
Non voleva certo campione distruggere secoli di storia e civiltà, né, almeno io credo, enunciare una sua tesi contro il regionalismo, il che comunque nessuno avrebbe potuto impedirgli di fare. voleva invece raggiungere evidentemente un obiettivo che gli fa onore: portare un contributo alla conoscenza di noi stessi, dei nostri problemi che sono ancora tanti,della nostra mentalità, in ciò efficacemente ricollegandosi ad una precedente inchiesta…..
ed ecco che ora raccogliamo in un volumetto i capitoli di Michele Campione. Il lettore non trova in queste pagine dissertazioni storiche ed erudizioni glottologiche: l’autore, indeed, per dimostrare la sua tesi – la Puglia non esiste – non è ricorso all’antica trinomia di Daunia, Peucezia e Messapia, donde le Puglie. Si è chiesto, semplicemente: ha la Puglia, hanno i pugliesi attualmente una vita regionale sana nel senso che in essa e nelle complesse uniformità di essa sono compresi e contenuti i bisogni, le aspettative, i diritti, le aspirazioni di tutti? la risposta, dice, è negativa. and, da buon giornalista e da inguaribile pugliese, cerca di darne alcune spiegazioni; ma poi conclude positivamente: forse il fatto stesso che la Puglia non sia mai esistita come unità di regione, costituisce un vantaggio più che un handicap.
Su questa strada prosegue il nostro modesto, ma appassionato lavoro: con la speranza di vedere finalmente una Puglia come la desideriamo e la sogniamo.